piedirosso, aglianico, sciascinoso e vitigni minori
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Temp. Servizio
8-10°
Note
Il Lettere della Penisola Sorrentina DOC è un vino rosso vivace di lunga tradizione le cui uve vengono coltivate nel comune di Lettere in piccolissimi appezzamenti. È prodotto con diversi vitigni autoctoni buona parte dei quali coltivati solo in questo territorio. Condivide con il Gragnano la stessa doc e gli stessi vitigni ma i vigneti si trovano più in alto e hanno una differente esposizione di quelli presenti a Gragnano e questi aspetti rendono questi vini diversi e per certi versi unici. Un 'antica competizione contrappone i due vini ed i contadini dei due paesi. I contadini di Lettere, le cui strade anticamente erano più impervie hanno sempre sostenuto che il vino di Lettere fosse per i palati più raffinati, di fatto era per i commercianti più instancabili che percorrevano gli irti sentieri di montagna senza alcun timore. Anche il Lettere va servito freddo e si abbina alla verace Pizza Napoletana e ai piatti della nostra tradizione.
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L'azienda
Una realtà vinicola a conduzione famigliare quella di Gilda e Salvatore Martusciello fondata nel 2015 nel suggestivo contesto di Pozzuoli nel territorio dei Campi Flegrei, della Penisola Sorrentina e dell’Agro Aversano. I 12 ettari di vigneti sono impiantati su terreni di natura vulcanica con varietà tradizionali, tra cui la Falanghina, l’Aglianico, il Piedirosso, l’Asprinio e lo Sciascinoso. Parte di queste uve , come il Piedirosso o la Falanghina, sono ancora a piede franco grazie alla particolare origine vulcanica del suolo dove crescono e che gli ha permesso di scampare in passato al contagio della fillossera, grande piaga per la viticoltura italiana. Altri vigneti, come l’Asprinio d’Aversa, vengono invece allevati con tecniche tradizionali come il caratteristico sistema ad alberata. La produzione è suddivisa in diverse linee: ‘Ottouve’, che punta alla valorizzazione dei vitigni autoctoni minori, ‘Settevulcani’, che si dedica ai vigneti a piede franco dei Campi Flegrei e ‘Trentapioli’ per omaggiare le alberate alte circa 15m dell'Asprinio di Aversa del casertano. "Per raccontare questa nostra nuova avventura abbiamo scelto di parlare di persistenza, in tempi di esperienze effimere. Persistenza della storia nostra e dei Campi Flegrei, dell’Agro Aversano e della Penisola Sorrentina. Persistenza sensoriale dei nostri vini, che si fissano nella memoria di chi li apprezza, con personalità. Vini ‘minori’ si dice, sconosciuti ai più, che non ammiccano sornioni, prodotti da uomini semplici e straordinari, che non vacillano sotto i colpi di un mercato che non li aiuta. Piccoli produttori che scrivono buone storie. Storie di tradizioni e di relazioni autentiche." ( cit. Martusciello)