Un classico vino della tradizione langarola. Ricco di colori che richiamano al rubino purpureo; ha un buon profumo ampio e composito, con note fruttate che ricordano la mora, la ciliegia, la fragola e la confettura di frutti rossi. Il sapore, pieno e corposo, attenua la caratteristica di acidità tipica del vitigno. Di facile beva come questa versione che affina in cemento e viene imbottigliato giovane. Abbinamenti: classiche ricette piemontesi saporite e, per la maggior parte, a base di carne. Provatelo con i classici tagliolini al ragù, i fegatini, gli agnolotti sia in sugo che in brodo; ma anche con la carne di Fassona e la selvaggina
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L'azienda
L’ attività dell’ azienda inizia negli anni ’30 a Diano d’Alba, piccolo comune immerso tra i vigneti delle colline delle Langhe; fondata dai bisnonni di Luca Aimasso nasce come azienda agricola e si dedica prettamente ad allevamento e agricoltura. Ebbero nel secondo dopoguerra la lungimirante idea di investire sulle uve, in particolare sul vitigno del Dolcetto, autoctono proprio di quella terra. Nel 1975 fu imbottigliata la prima bottiglia e iniziò l’avventura di u a vera e propria azienda vinicola, Attualmente guida l’azienda Luca Aimasso che segue ogni aspetto della sua cantina. La sua idea è che il vino debba stupire e dare grandi sensazioni ad ogni assaggio assaggio questo l’ha portato alla continua ricerca di assemblaggi e procedimenti enologici sempre attraverso l’uso di nuove tecnologie, puntando n questa ottica Luca è riuscito a creare due nuovi prodotti di cui va particolarmente orgoglioso: Alice un Barbera d'Alba Superiore DOC e il Pietro un Diano d'Alba Superiore DOCG. Vini spontanei che incarnano la tradizione delle Langhe, l’entusiasmo dei produttori sempre alla ricerca della qualità.